Da diversi anni il mercato hi-tech offre un ampio assortimento di tecnologie che aiutano le persone con demenza a rimanere indipendenti più a lungo, a prevenire incidenti domestici e a facilitare l’impegno di cura dei loro caregiver.
Conosciute anche con il termine “tecnologie assistive”, questo tipo di dispositivi sono in realtà un insieme eterogeneo di prodotti, sistemi e soluzioni che permettono di portare a termine azioni e compiti che non saremmo in grado di svolgere da soli o che consentono un maggiore livello di sicurezza e confort.
Per quanto sempre più specializzate ed efficaci, non tutte le soluzioni fanno per tutti: ogni persona è diversa e ha bisogno di soluzioni tecnologiche diverse. Quello che può essere utile per una persona in un particolare stadio della malattia potrebbe non essere appropriato per qualcun altro.
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Tecnologie e demenza
Per chi è affetto da una demenza che ha compromesso le capacità più basilari – come ad esempio orientarsi nella propria casa, ricordarsi di prendere i farmaci o prepararsi un semplice pasto – anche piccoli gadget tecnologici possono rivelarsi
fondamentali per mantenere il controllo della propria vita e continuare a vivere con dignità e tranquillità.
Dai software per la stimolazione cognitiva e la comunicazione simbolica ai sistemi di illuminazione e sicurezza dotati di sensori di movimento, il settore delle tecnologie assistive oggi abbraccia uno spettro merceologico sempre più diversificato, preciso ed economicamente accessibile.
Le nuove app per telefonini “smart” e tablet stanno inoltre creando sempre più opportunità accessibili e veloci per rimanere in contatto con i propri cari e allo stesso tempo monitorare attività, persone, oggetti e ambienti a distanza.
Come può aiutarci la tecnologia?
La tecnologia assistiva
può essere di aiuto sia alla persona affetta da una demenza o da un declino cognitivo
e sia ai familiari o alle persone che la assistono. A seconda dell’ambito di intervento ogni tecnologie può svolgere una o più delle seguenti funzioni…
- Promuovere l’indipendenza, sia di chi soffre di un decadimento cognitivo che di chi lo assiste o vive sotto lo stesso tetto
- Evitare incidenti dentro e fuori casa
- Ritardare il ricovero in ospedale o presso centri residenziali
- Ridurre lo stress e l’impegno di assistenzia dei caregiver
- Migliorare la qualità della vita della persona e dei suoi familiari.
… e può avere un impatto su una o più attività quotidiane, ad esempio:
- Rispettare gli appuntamenti / visite mediche
- Trovare le chiavi o altri oggetti personali
- Assumere regolarmente i farmaci
- Usare il telefono
- Prevenire fuoriuscita di gas e acqua
- Prevenire l’uso improprio di elettrodomestici
- Muoversi liberamente in casa e fuori e monitorare eventuali “vagabondaggi”
- Evitare cadute
- Allertare un parente o un centro specializzato in caso di emergenza.
Come si valuta l’utilità di una tecnologia assistiva?
L’appropriatezza di una tecnologia dipende da molti fattori che si riferiscono non solo alla persona malata, ma anche ai familiari, alle persone che assistono e all’ambiente dove la tecnologia stessa è utilizzata.
Tra i fattori più importanti, ne ricordiamo alcuni a titolo esemplificativo:
– Esigenze e bisogni di cura e autonomia della persona con demenza
– Capacità di apprendere nuove informazioni
– Grado di perdita della memoria e di declino cognitivo
– Motivazione e accettazione dell’uso della tecnologia
– Presenza di un tutor, familiare o caregiver e relativa disponibilità in termini di tempo/supporto
– Finalità compensativa o sostitutiva (ovvero che sostituisce la funzione deficitaria – es. apparecchio acustico) della tecnologia
– Evoluzione dei bisogni rispetto ai limiti e funzioni dell’ausilio tecnologico (rischio di rapida obsolescenza in relazione al decorso della malattia)
– Riscontro da parte di altre persone che utilizzano lo stesso tipo di tecnologia
– Incompatibilità dell’ausilio con la persona o con l’ambiente in cui vive (es. avversione verso tecnologie di sorveglianza o assenza di collegamento internet).
N.B: generalmente, più una tecnologia assistiva è adottata agli stadi iniziali della malattia e più aumenta la sua efficacia.
Al di là della sua funzione specifica,
l’ausilio tecnologico non sostituisce il contatto umano. La relazione tra la persona malata e il suo circolo di amici e familiari rimane un’esigenza fondamentale che la tecnologia non deve ostacolare o sostituire ma deve invece facilitare e promuovere.
Quali sono le tecnologie disponibili?
Molti ausili tecnologici sono venduti nei negozi di elettrodomestici o elettronica o in internet nei siti di e-commerce.
L’offerta varia da ausili molto semplici e a basso contenuto tecnologico (orologi, calendari, sensori per accensione automatica di luci) a tecnologie di ultima generazione (automazione e domotica ambientale, gps integrati per ritrovare persone e oggetti, ecc.).
Alcune tecnologie possono essere prescritte e forniti in comodato d’uso dal Sistema Sanitario Nazionale dietro prescrizione medica e richiesta formale da parte di un medico autorizzato dalla ASL di zona.
Per accertarsi che la tecnologia faccia effettivamente al caso vostro, consigliamo di rivolgervi a un centro specializzato nelle valutazioni ausili o riferirsi al proprio medico curante.
A titolo esemplificativo, offriamo una breve rassegna delle tecnologie disponibili sul mercato, suddivise in base alle problematiche più frequenti segnalate dagli specialisti e dai familiari:
Pur non essendo esaustive o complete, le tecnologie riportate in queste pagine si propongono di dare un’infarinatura MOLTO generale sulle tipologie di ausili più comuni e disponibili sul mercato. Ci riproponiamo di ritornare su questi temi nei prossimi mesi.
Per maggiori informazioni:
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