Giulia Avancini è l’autrice del nuovo libro “Prendersi cura di un anziano fragile: guida pratica per il caregiver familiare” pubblicato da Erickson. Il libro è un piccolo ma prezioso manuale pratico per i familiari che si stanno prendendo cura dei loro cari anziani fragili o non-autosufficienti.
Assistere un familiare anziano che vive una condizione di fragilità o di non autosufficienza significa mettere in gioco tante risorse che troppo spesso vengono date per scontate, se non addirittura svalorizzate, dalla nostra cultura sempre più “allergica” a qualsiasi forma di vulnerabilità. Lo stigma nei confronti dei nostri anziani ha origini proprio in questa avversione di fondo. Chi viene a contatto con una persona anziana fragile o è coinvolto nella sua cura, sia personalmente che a livello professionale, inevitabilmente vive le conseguenze di questa svalutazione sistemica che impregna tutti gli strati della nostra società.
Parlare quindi del prezioso ruolo svolto da milioni di italiani (di cui la stragrande maggioranza sono donne) che assistono i loro cari è un argomento quantomeno dovuto e necessario anche solo per ricordarci che il loro impegno è tutto meno che scontato.
Ecco perché oggi sono particolarmente lieta di presentare il libro “Prendersi cura di un anziano fragile: guida pratica per il caregiver familiare”, scritto dalla Dott.ssa Giulia Avancini, sociologa e assistente sociale, nonché docente a contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Giulia è anche un importante componente della nostra equipe professionale che sta portando avanti il percorso di accompagnamento “In Cammino” dedicato alle coppie che stanno vivendo le prime fasi di una demenza o di un disturbo neurocognitivo.
Il libro di Giulia si distingue per almeno due motivi importanti: il primo è che è scritto da un’assistente sociale che in questi anni – e soprattutto in questi terribili mesi di pandemia – ha potuto constatare personalmente l’enorme impegno, fatica e attenzione necessari ad assicurare il benessere a tutto tondo di una persona anziana e non-autosufficiente. Nonostante si tratti di un ruolo complicato che sottintende molte competenze e criticità, troppo spesso viene svolto in solitudine e con pochissime risorse a disposizione.
Ed è proprio in risposta a questa mancanza di attenzione per questo ruolo che Giulia ha deciso di mettere a disposizione una “cassetta degli attrezzi” che aiuti i familiari a comprendere meglio il loro impegno di cura e allo stesso tempo equipaggiarsi nell’affrontare i mille impegni del loro caregiving quotidiano.
Come potrete ascoltare nella video-intervista qui sotto, la sua cassetta degli attrezzi include sia indicazioni pratiche per sapere dove e come bussare e sia strumenti per diventare più forti e consapevoli (dei propri propri bisogni, valori e priorità). Quello a cui punta Giulia è aiutare a coltivare la consapevolezza necessaria per andare avanti nel proprio ruolo in maniera sostenibile nel lungo periodo, e quindi evitare situazioni di rischio e burnout.
Il secondo motivo per cui apprezzo questo libro è che offre indicazioni pratiche e accessibili per “mettere in sicurezza” le famiglie anche dal punto di vista economico e socio-assistenziale. Ad esempio, nel libro si parla di strumenti per migliorare la gestione delle proprie finanze e degli iter per accedere a risorse importantissime quali il riconoscimento della condizione di invalidità civile (ovvero la difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di menomazioni o deficit fisico, psichico o intellettivo, della vista o dell’udito) e dell’handicap (ovvero nel riconoscimento di uno svantaggio sociale causato da una disabilità o menomazione e dal contesto sociale di riferimento – riconoscimento che tra le altre cose dà la possibilità di accedere alle agevolazioni previste dalla legge 104/1992), nonché i supporti economici diretti, come l’assegno sociale e l’indennità di accompagnamento.
Altre istruzioni per l’uso utili sono incluse nei capitoli dedicati all’amministrazione di sostegno (quando, perché e come attivarla, chi può svolgere questo incarico e tutto l’iter per richiedere la nomina ecc.) e agli strumenti per comprendere quando e come attivare altri servizi fondamentali per gestire il disagio della non-autosufficienza – ad esempio, il servizio di assistenza domiciliare (SAD) o integrata (ADI), oppure i servizi pasti o ausili per l’autonomia e la sicurezza, oppure ancora i servizi residenziali e semi-residenziali.
Il volume è disponibile sia in formato cartaceo che come ebook