Demenze e Vaccino COVID-19: Appello Urgente al Ministro Speranza

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata in questi giorni al Ministro On. Roberto Speranza per inserire le persone con demenza tra gli aventi diritto di priorità al vaccino COVID-19. L’appello è urgente e – letteralmente – di vitale importanza.
Per favore, divulgate – chissà mai che il messaggio arrivi ancora più forte e chiaro in tutta la sua gravità.
Eloisa Stella


19 marzo 2021

Gentilissimo Ministro della Salute On. Roberto Speranza,
e p.c. Gentilissimo prof. Franco Locatelli,
e  Gentilissimo prof. Silvio Brusaferro,

Le scriviamoper rappresentarLe un’importante questione di prevenzione alla luce dell’aggiornamento del Piano vaccinale avvenuto nei giorni scorsi.

Nello specifico, e in virtù delle tante richieste da parte di clinici, familiari e caregiver, siamo a sottoporre alla Sua attenzione quella che si ritiene una necessità, cioè l’inclusione delle persone affette da demenza tra le categorie fragili aventi diritto alla priorità per il vaccino COVID-19, indipendentemente dall’età anagrafica o dal grado di malattia.

Purtroppo, nell’elenco delle patologie afferenti alla categoria 1 dedicata all’elevata fragilità, non sono contemplate le demenze quando proprio le persone affette da queste gravi patologie sono facili target per il virus: secondo l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, circa un terzo delle donne e quasi un quinto degli uomini morti per Covid-19 avevano una storia di demenza.

Occorre non fare l’errore di ritenere che le vaccinazioni degli over 80, dei ricoverati in Rsa, dei disabili gravi ai sensi della Legge 104/1992, esaurisca la platea ancora vastissima delle persone con demenza, di fatto escluse dalla priorità di vaccinazione, e per le quali quindi si richiede l’inserimento in tabella 1.

Aggiungiamo che le persone con demenza non sono in grado di tollerare l’uso di dispositivi di protezione individuale, né li comprendono; faticano a sopportare l’isolamento sociale, il cambio di abitudini, le mutate relazioni. Da qui la fatica centuplicata dei caregiver, il peggioramento generalizzato dei pazienti, l’aumentato pericolo di contagio e l’obbligo ad una prigionia stretta.

La vaccinazione è quindi una necessità per i pazienti e i loro caregiver, confortati in questo dalle parole pronunciate a Bergamo dal Premier Draghi: “Non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente assistite e protette.”

Sperando di incontrare il Suo interesse, rimaniamo a completa disposizione per approfondire le questioni sopraesposte.

Con i più cordiali saluti,

Amalia Bruni (Presidente SINDEM)
Gioacchino Tedeschi (Presidente SIN)
Francesco Landi (Presidente SIGG)
Ovidio Brignoli (VicePresidente SIMG)
Antonio Gaudioso (Segretario Generale Cittadinanzattiva)
Patrizia Spadin (Presidente AIMA – Associazione Italiana Malattia Alzheimer)

N.B. Cliccando qui potete scaricare la lettera in formato pdf.