Simona racconta la sua esperienza di volontariato al Cogs Club di Castelfranco

Oggi abbiamo il piacere di condividere un articolo di Simona Ferrari, volontaria e membro del nostro Consiglio Direttivo di Novilunio, dedicato alla sua esperienza di volontariato presso il Cogs Club di Castelfranco Emilia (MO), in cui vengono organizzati interventi riabilitativi rivolti a persone con una diagnosi di demenza lieve e moderata.

La sua testimonianza è preziosa perché dimostra che anche chi convive con una diagnosi di demenza o disturbo neurocognitivo può continuare a contribuire alla sua comunità. Non solo: l’esperienza di Simona conferma il pensiero illuminato di Simone Weil: «Il senso di essere utile e persino indispensabile, sono bisogni vitali dell’anima umana» (Edizioni di Comunità, 2017).

Oltre a ringraziare Simona per aver condiviso con noi la sua esperienza, ne approfittiamo per augurare buon lavoro alla Dott.ssa Petra Bevilacqua (Psicoterapeuta e neuropsicologa, AUSL di Modena) e alla Dott.ssa Giuliana Bulgarelli (Vicepresidente, Associazione G.P. Vecchi) e congratularci per avere dato la possibilità a Simona di mettere a loro disposizione le sue preziose capacità di cura e solidarietà.

Buona lettura


Oggi voglio parlare dell’esperienza di volontariato che ho iniziato lo scorso settembre al Cogs Club di Castelfranco Emilia (Mo) insieme ad altri due volontari.

Cos’è un Cogs Club?

È uno progetto di riattivazione e stimolazione cognitiva in un contesto  di socializzazione per un gruppo di 16 persone con disturbo neurocognitivo lieve, lieve-moderato, selezionate dal Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) locale. L’attività del Cogs Club di Castelfranco Emilia si svolge ogni martedì dalle 8,45 alle 12,45 ed è organizzata dalla Ausl di Modena in collaborazione con l’Associazione G.P. Vecchi e il Comune di Castelfranco Emilia.

Il primo ciclo di incontri è partito a settembre 2023 e si è concluso a dicembre 2023. Il ciclo primaverile è iniziato con le stesse persone partecipanti il 20 febbraio e terminerà ad inizio giugno (poi sono previsti altri due cicli con un intervallo di due mesi circa). Gli incontri si svolgono nella sede A.M.A./ANPI in via Solimei a Castelfranco.

Il Cogs Club, nasce da una esperienza inglese, ed è stato portato in Italia, in particolare nella provincia di Modena nel 2015. Si basa sul modello della Terapia di Stimolazione Cognitiva (CST), ed è strutturato in questo modo: ogni incontro ha un tema in base al periodo dell’anno (ad esempio la festa della donna, la festa del papà, il lavoro, ecc.) definito da un protocollo comune composto da 32 sessioni. Attualmente nella provincia sono attivi 8 clubs, coordinati e supervisionati dalla Dottoressa Petra Bevilacqua, la referente del progetto per l’U.O. Centro Disturbi Cognitivi e Demenze CDCD) in collaborazione con le associazioni di volontariato locale ed i professionisti che operano al loro interno.

Come si svolgono le attività di un Cogs Club

Durante la prima ora si svolge un intervento di stimolazione cognitiva spiegando l’argomento del giorno e coinvolgendo le persone partecipanti ad entrare nella conversazione, condotto dalla psicologa. Poi è il turno del terapista occupazionale che assiste le persone partecipanti a preparare una ricetta (collegata al tema della giornata) e suddivide i compiti per ciascuno (ognuno fa qualcosa). Alla fine dell’ora, tutto il gruppo partecipa ad un momento conviviale, assaporando insieme il “piatto del giorno”… se poi rimane qualcosa anche noi volontari assaggiamo la ricetta.

L’ultima ora è dedicata all’attività fisica e musicale e viene condotta da un chinesiologo che dirige il gruppo: nella prima parte i partecipanti vengono coinvolti in esercizi di ginnastica dolce e ginnastica dalla sedia e a volte vengono suddivisi in due squadre e svolgono attività ludiche (freccette oppure a canestro nel cestino) a seconda delle sessioni del protocollo. Nell’ultima parte dell’incontro le persone partecipanti cantano insieme seguendo alcuni brani sul tema del giorno (ognuno ha un canzoniere e se vuole può cantare).

Tutti i terapisti sono giovani, molto gentili e molto professionali, veramente bravissimi!!

Poi c’è il gruppo dei tre volontari, di cui faccio parte, che aiutano nella preparazione degli spazi, nell’accoglienza dei partecipanti, nella raccolta dei documenti, nella preparazione sia del materiale che nella preparazione della ricetta. Vado d’accordo con gli altri due volontari che sono molto bravi e ci organizziamo volta per volta, insomma facciamo squadra!!  

Perché faccio volontariato al Cogs Club

Mi sono offerta volontaria perché ero curiosa di conoscere come funziona un Cogs Club e per sentirmi utile. Quando vado ai loro incontri, mi trovo molto bene con tutti, è un’attività che mi fa stare bene. Anche per me è un momento di socializzazione: nei momenti di pausa facciamo due chiacchiere tra di noi, con i partecipanti e con i terapisti.

Le persone che partecipano al gruppo vengono volentieri e stanno facendo amicizia fra di loro. Durante gli incontri ci sono tanti momenti di festa, per esempio l’ultimo incontro di dicembre prevedeva la preparazione dei tradizionali tortellini: partendo dalle palline di pasta è stata tirata la sfoglia, poi insieme a tutto il gruppo, li abbiamo “assemblati” con il pesto di carne e li abbiamo cotti e mangiati… sembrava proprio un laboratorio gastronomico!

È un bellissimo gruppo di persone, ogni volta torno a casa contenta: vedo i partecipanti sorridenti e soddisfatti, è una bella occasione di socializzazione per tutti, una bellissima realtà da far conoscere!!

Simona Ferrari